Il Life Cycle Assessment (LCA), in italiano analisi del ciclo di vita, è uno strumento per la valutazione dell’impronta ambientale di un bene o servizio.
Con impronta ambientale si intende l’indicatore che monitora l’utilizzo delle risorse naturali disponibili sul nostro pianeta. Traccia quanta superficie in termini di terra e acqua la popolazione umana necessita per produrre, con la tecnologia disponibile, le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti prodotti.
Una valutazione del ciclo di vita di un prodotto o servizio può essere svolta in tre modalità differenti:
- Cradle to grave: questa prima alternativa rappresenta la procedura più accurata e completa in quanto considera l’intero ciclo di vita dall’estrazione delle materie prime (“cradle”) alla fase d’uso del consumatore fino allo smaltimento del prodotto (“grave”). Sono quindi incluse nell’analisi l’estrazione ed il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, la distribuzione, l’uso, il riuso, il riciclo e lo smaltimento finale.
- Cradle to gate: la seconda possibilità considera invece solo una parte del ciclo di vita, dall’estrazione delle materie prime fino alla fine della fase di produzione. La valutazione si ferma quindi all’uscita del prodotto dai cancelli della fabbrica non includendo né la fase di trasporto né la fase di consumo, uso e smaltimento.
- Gate to gate: l’ultima metodologia prevede un’analisi “fra in cancelli” ossia confinata alle mura aziendali. Attraverso questo studio l’unica fase considerata è quella manifatturiera che avviene all’interno delle strutture di proprietà dell’impresa di riferimento.
Le applicazioni di questo strumento, in tutte le modalità, sono molteplici. In particolare, il Life Cycle Assessment può essere impiegato a supporto della transizione verso l’economia circolare.
E’ infatti in grado di sottolineare e identificare le fasi della vita di ogni prodotto che utilizzano il maggior numero di risorse e di conseguenza offre supporto per l’individuazione di soluzioni meno impattanti.
Inoltre, attraverso l’analisi del ciclo di vita è possibile eseguire paragoni tra prodotti simili costituiti da materiali diversi o con piccole differenze al fine di scegliere l’alternativa migliore.
Fasi del Life Cycle Assessment
La normativa UNI EN ISO 14040 definisce un quadro comune di riferimento per l’esecuzione di un LCA. Lo standard definisce quattro fasi principali.
Il primo passaggio per iniziare una corretta valutazione è la definizione degli scopi e degli obiettivi. In questo stadiovengono stabilite le finalità dell’analisi del ciclo di vita e le problematiche alle quale si vuole rispondere attraverso lo studio.
Risulta essenziale stabilire l’unità funzionale per la costruzione del modello, ossia l’unità di misura utilizzata per il calcolo di tutti i dati sulla base dello scopo dell’analisi. Se, ad esempio, si volesse eseguire una valutazione sul sistema di illuminazione di un edificio si potrebbe utilizzare come unità funzionale il Watt.
La fase successiva prende il nome di analisi dell’inventario e consiste nella raccolta dei dati per il successivo calcolo degli input e output rilevanti del sistema. Generalmente, i dati raccolti includono il consumo di energia, la produzione di rifiuti e le materie prime.
Questa fase è la più complessa in quanto non sempre risulta facile reperire tutte le informazioni necessarie.
Per eseguire un’analisi accurata è prevista la creazione di un diagramma di flusso: uno schema che rappresenta le componenti di un sistema e consente di individuare i processi principali.
Una volta identificati i dati da reperire è possibili ottenerli tramite fonti dirette, banche dati e in ultimo stime.
Il terzo passaggio è la valutazione degli impatti, un processo che permette alle aziende di classificare ogni dato raccolto nella fase precedente in categorie di impatto come, ad esempio, il riscaldamento globale, la salute umana, l’utilizzo di acqua, l’eutrofizzazione e molti altri.
All’interno di questa fase sono stabiliti dalla normativa di riferimento step obbligatori e facoltativi
Lo stadio conclusivo è quello dell’interpretazione e miglioramento per la valutazione delle possibilità e opportunità di riduzione degli impatti analizzati. L’obiettivo è quello di identificare le aree di miglioramento per incrementare la performance ambientale del prodotto studiato.
E’ auspicabile, in questa fase, coniugare le informazioni raccolte nei passaggi precedenti con tutte le altre caratteristiche dell’oggetto dello studio siano esse valutazioni economiche o politico-sociali.
Eseguire uno studio di Life Cycle Assessment, quindi, non equivale ad avere un prodotto più prestante e virtuoso dal punto di vista ambientale ma rappresenta un passo fondamentale per raggiungere questo obiettivo.
L’analisi infatti consente di avere una comprensione completa di tutte le fasi di vita di un prodotto e di individuare, in questo modo, le priorità di intervento per migliorare la performance di un prodotto già esistente.
L’utilizzo di questo strumento può assicurare numerosi risparmi: una volta individuate le fasi di vita più dispendiose in termini di risorse di un prodotto sarà possibile implementare misure di efficientamento per la riduzioni di sprechi. In questo modo, sono garantiti vantaggi economici derivanti da un minor numero di materiali utilizzati.
FONTI:
https://ellenmacarthurfoundation.org/life-cycle-assessment-for-the-circular-economy
https://www.reteclima.it/lca-life-cycle-assessment-analisi-del-ciclo-di-vita/
https://www.isprambiente.gov.it/it/attivita/certificazioni/ipp/lca