La commissione Europea, in risposta al Green Deal approvato nel 2019, rinnova l’impegno per il raggiungimento di traguardi di sostenibilità coerentemente all’obiettivo di neutralità climatica attraverso lo sviluppo di un primo pacchetto di misure per accelerare la transizione verde e l’economia circolare.
Le iniziative coprono clima, ambiente, trasporti, industria, finanza, energia ed economia. Attraverso il pacchetto Fit for 55% del 14 luglio 2022, l’Unione Europea si pone l’obiettivo di rivedere e aggiornare le normative dell’UE adottando nuove iniziative al fine di garantire che le politiche siano in linea con i target climatici stabiliti dal Consiglio e dal Parlamento europeo.
Uno dei temi centrali per la strategia europea è quello dell’economia circolare il cui piano di azione è stato pubblicato nel marzo del 2020. La strategia offre un quadro completo di azioni e linee guida per il raggiungimento di una produzione responsabile. Le proposte coprono macro temi come l’ecodesign, la gestione dei rifiuti, la sensibilizzazione dei consumatori e misure specifiche per la gestione di diversi materiali (plastica, batterie, prodotti tessili, materiali edili).
L’economia circolare rappresenta una delle transizioni chiave determinate dall’Unione Europea e dall’Agenda 2030 sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite; l’agenda definisce 17 Obiettivi per il raggiungimento dello Sviluppo Sostenibile declinati in 169 target. In particolare il goal 12 “consumo e produzione responsabili” fissa obiettivi per garantire progressi nell’ambito dell’economia circolare e nella percentuale di riciclo dei rifiuti.
Cambiare il paradigma economico risulta quindi un obiettivo centrale per la lotta alla crisi climatica e per una gestione delle risorse compatibile con il loro tasso di rigenerazione, se continuassimo a sfruttare le risorse alla stessa percentuale avremmo bisogno di due mondi. Nel 2022, infatti, l’Earth overshoot day, il giorno del superamento terrestre, ossia il giorno nel quale vengono consumate tutte le risorse prodotte dal pianeta nell’intero anno è caduto il 29 luglio.
Proposta su prodotti ecosostenibili e circolari dell’Unione Europea
In tale quadro si inserisce il pacchetto di misure presentate il 30 marzo 2022 della Commissione Europea su prodotti ecosostenibili e circolari che definisce un prospetto per una progettazione ecocompatibile al fine di implementarne la circolarità. Per garantire una transizione dall’economia lineare a quella circolare un elemento fondamentale è rappresentato dalla progettazione dei prodotti che devono essere ripensati con caratteristiche di maggiore durabilità, riparabilità e possibilità di riciclo e riutilizzo dei materiali.
La proposta della Commissione infatti definisce requisiti specifici per l’ecodesign, quali:
- durabilità, riutilizzabilità, possibilità di upgrading e riparabilità del prodotto;
- presenza di sostanze che ostacolino la circolarità;
- efficienza energetica e nell’uso delle risorse;
- contenuto riciclato;
- rifabbricazione e riciclaggio;
- impronta di anidride carbonica;
- obblighi di informazione tra cui passaporto digitale per i prodotti.
L’introduzione di un passaporto digitale per i prodotti rappresenta una novità il cui fine è quello di accompagnare il consumatore ad una scelta responsabile grazie ad informazioni chiare e trasparenti, semplificare il riciclo dei materiali e le riparazioni.
La situazione italiana
La situazione climatica in atto ha portato la sostenibilità ad essere un tema centrale non unicamente a livello politico o per l’opinione pubblica ma anche per le imprese. Infatti, secondo uno studio svolto da Capterra su un campione di 461 PMI italiane, la maggior parte delle aziende intervistate ha dichiarato di attribuire ad incentivi sostenibili una quota tra il 2 e il 10% dei propri investimenti. Le ragioni che spingono le società a destinare parte delle proprie risorse in progetti a tutela dell’ambiente e della società sono principalmente riconducibili a tre motivazioni: una diminuzione dei costi, risparmio energetico e maggiore accesso a incentivi fiscali e agli investimenti.
Per quanto riguarda la transizione verso la circolarità e il consumo responsabile, l’Italia è tra i paesi che hanno registrato un maggiore miglioramento tra il 2010 e il 2020, a causa dell’incremento della quota di raccolta differenziata e della circolarità della materia, raggiungendo al 2020 un posizionamento sopra al livello medio europeo.
Uno strumento in grado di misurare i risultati di eco-innovazione degli stati membri UE è l’eco innovation index, si tratta di un indice composto da 16 indicatori volto a definire le performance di tutti i paesi dell’Unione Europea su cinque macro aree: input dell’eco-innovazione, attività di ecoinnovazione, output dell’eco-innovazione, efficienza delle risorse e risultati socioeconomici. Le ultime rilevazioni risalenti al 2021 mostrano l’Italia in decima posizione con un punteggio di 124 punti consolidandosi come una delle nazioni con un risultato maggiore alla media. In particolare per quanto riguarda l’efficienza delle risorse, l’Italia ha migliorato il proprio posizionamento registrando una crescita (72,9%) maggiore rispetto a quella ottenuta dalla media UE (47%). Inoltre si riscontra un aumento dell’utilizzo di materie prime seconde che nel 2020 si posizionano al 21,6%.
Nonostante gli ottimi risultati ottenuti, il cammino da un sistema economico lineare ad uno circolare necessita di ulteriori sforzi. Il report dell’ASviS (Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile) del 2022 fornisce indicazioni sullo stato attuale italiano per il raggiungimento dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030. Sull’obiettivo 12 produzione e consumo responsabile vengono identificate diverse aree di miglioramento e sviluppate proposte come la digitalizzazione del sistema dei rifiuti, la promozione di un mercato delle materie prime seconde e dei materiali da fonte rinnovabili, l’introduzione di un quadro di riferimento organico per i diversi provvedimenti attuativi, l’incentivazione della costituzione di partnership e collaborazioni territoriali e di filiera.
A supporto di un passaggio verso la circolarità, nel quadro normativo italiano, il 30 giugno 2022 il MITE ha adottato la strategia nazionale per l’economia circolare incentrata su ecoprogettazione ed ecoefficienza. La strategia ha lo scopo di rafforzare il mercato delle materie prime seconde, la diffusione di pratiche di sharing, supportare il raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality e determinare un piano di iniziative e di target misurabili di qui al 2040 attraverso la definizione di nuovi strumenti amministrativi e fiscali.
Per conseguire i traguardi previsti dalla strategia sono state indicate le seguenti misure:
- creare le condizioni per un mercato delle materie prime seconde in sostituzione delle materie prime tradizionali e prevenire la gestione illecita dei rifiuti;
- sviluppare sistemi di incentivazione fiscale per supportare l’utilizzo di materiali derivanti dalle filiere del riciclo;
- revisionare il sistema di tassazione per rendere il riciclo più conveniente dello smaltimento in discarica;
- promuovere il diritto al riuso e alla riparazione;
- rafforzare gli strumenti normativi esistenti;
- supportare lo sviluppo di progetti di simbiosi industriale: collaborazione tra diversi stabilimenti industriali allo scopo di ottimizzare il riutilizzo delle risorse altrimenti trattate come scarti;
- sviluppare e diffondere metodi e modelli di valutazione del ciclo di vita dei prodotti (es. LCA).
Le fondamenta per una transizione ecologica che miri all’economia circolare sono state ampiamente gettate sia a livello europeo che a livello nazionale. Inoltre, evidenze hanno dimostrato l’interesse delle imprese a investire nella sostenibilità per ottenere benefici di immagine ma anche di costi e nuove opportunità di business. In questo contesto la circolarità si pone come una soluzione concreta ed efficace per garantire nuovi vantaggi e un futuro più sostenibile.
Fonti:
https://www.capterra.it/blog/2261/studio-sostenibilita-aziende
https://www.consilium.europa.eu/it/policies/green-deal/timeline-european-green-deal-and-fit-for-55/
https://www.mite.gov.it/pagina/economia-circolare
https://asvis.it/public/asvis2/files/Rapporto_ASviS/Rapporto_ASviS_2022/RapportoASviS2022.pdf
Green Italy 2022 – Un’economia a misura d’uomo contro le crisi, I Quaderni di Symbola, 25 Ott 2022